Nell’omelia per la Messa nel Giubileo degli artisti, letta dal cardinale José Tolentino de Mendonça, Francesco riflette sul ruolo degli artisti, “custodi della bellezza” capace di “chinarsi sulle ferite del mondo”. Le loro opere rivelano le bontà “nascoste” della storia, offrendo “la pace dell’inquietudine”