Nasce un comitato ad hoc per i 500 anni del Boden
«Il cammino in vista del Cinquecentenario è ufficialmente iniziato». Ad annunciarlo, la mattina di sabato 7 settembre, è stato don Roberto Sogni durante l’incontro di presentazione alle associazioni e agli enti del paese delle prime iniziative in cantiere. Il cammino in questione è quello che da qua al 2028 vedrà impegnata in primis la comunità di Ornavasso nella preparazione alle celebrazioni dei festeggiamenti per i 500 anni del miracolo e, contestualmente, del santuario della Madonna del Boden.
Nell’occasione è stato tratteggiato il percorso storico che ha caratterizzato la storia del Boden, da cui è emerso il profondo legame che da sempre c’è stato tra gli Ornavassesi e il santuario, visto e vissuto come “un dono del Cielo”. Rilevante e fondamentale, per comprendere quali potrebbero essere alcune opere da realizzare in vista dell’anniversario, è stato l’intervento dell’architetto Mario Ziggiotto. Si tratta di migliorie che interesserebbero da un lato il risanamento delle pareti dalle infiltrazioni di umidità, con conseguente intervento di pulizia delle decorazioni interne e delle mura esterne; e dall’altro lato la modernizzazione degli impianti di riscaldamento e di illuminazione in ottica di risparmio energetico e si salvaguardia del creato.
Ma la novità più importante – che deve essere segnata in rosso nelle agende delle famiglie di Ornavasso – è la costituzione di un “Comitato” ad hoc. «Non si intende dare vita ad un ente di rappresentanza – ha puntualizzato don Roberto – ma a una realtà che sia composta da persone che si rimboccano le maniche e si mettono in gioco per essere parte attiva della regia dei festeggiamenti. Per poi, a cose fatte, non dire: “ah, ma sarebbe stato meglio fare così; ah, se c’ero io, avrei fatto in questo modo”. Il momento per partecipare e collaborare è questo. La porta è aperta a tutti». In queste settimane è possibile, dunque, dare al parroco la propria adesione a far parte del Comitato, del quale faranno parte anche alcuni membri indicati da don Roberto stesso. La cabina di regia sarà operativa entro fine anno.
Un assaggio dell’immenso tesoro di fede, di arte e di cultura custodito dal santuario del Boden lo si è già assaporato nel corso degli “Aperitivi culturali” promossi durante le recenti feste settembrine. Lo è stato durante l’incontro con la professoressa Fiorella Mattioli Carcano e il professor Paolo Crosa Lenz, che hanno dialogato intorno al tema dei santuari del “Repit”; e il Boden è uno tra questi. Lo è stato anche in compagnia del dottor Sergio Viganò, che dopo aver donato la sua collezione di presepi al santuario, ha anche “regalato” ai presenti all’incontro un racconto senza tempo dedicato al presepe e al Natale.
È inutile, il Boden non smette di affascinare chi vi sale; che sia la prima, o l’ennesima volta. «Perché – come ha ricordato Paolo Crosa Lenz – a rendere unico e speciale questo luogo non è quello che c’è fuori, ma è quello che custodisce dentro. Sono le persone stesse».