Le origini del Santuario
una storia di devozione, arte e sportImprovvisamente si sentì mancare la terra sotto i piedi e precipitò da un’alta rupe. In quel momento una luce vivissima la sostenne consentendole di giungere in fondo al precipizio illesa e di ritrovare anche il bestiame accanto ad una antica cappelletta.
Questo episodio, inquadrabile nel contesto di un clima di rinnovamento religioso e devozionale alimentato dalla Controriforma cattolica – o meglio sarebbe dire dalla Riforma cattolica – fu all’origine della costruzione di una piccola chiesa dedicata alla natività di Maria.
L’evento miracoloso è stato raffigurato nell’abside della chiesa, secondo i canoni divisionisti, da Ernesto Bergagna della Scuola Beato Angelico di Milano. L’affresco realizzato nel corso di tre anni a partire dal 1953 rappresenta, in una sorta di grapich novel, l’avvenimento.
Grazie alla devozione per la Madonna, è nata e si è arricchita nel corso dei secoli la raccolta degli ex-voto – 1300 opere – del Santuario un tempo collocati alle pareti della chiesa.
Le tappe della storia della chiesa
DAL MIRACOLO DEL 1528 ALLA FONDAZIONE E DECORAZIONE DELLA CHIESA1528
Miracolo dell’apparizione davanti ad un’edicola con l’immagine della Madonna e del Bambino.
1530
Costruzione della prima chiesetta 14mx8m in cui venne concesso di celebrare la S. Messa.
1672
Realizzazione della Via Crucis.
1721
Ampliamento della Chiesa a croce latina. Realizzazione del coro e delle cappelle di San Giulio e San Bartolomeo (poi dedicata a San Fermo).
1763
Ampliamento della porta maggiore con colonne in marmo.
1767
Realizzazione dell’organo da parte di Giacinto Cornetta di Gozzano.
1825 - 1828
Nuovo ampliamento della chiesa con la realizzazione delle due navate a fianco di quella centrale.
1837
Realizzazione dell’altare da parte della Ditta Lavarini su progetto del Conte Nava, Amministratore della Fabbrica del Duomo di Milano.
1868
Prima Incoronazione dell’immagine della Madonna posta sull’altare.
1892
Realizzazione della strada carrozzabile su disegno dell’Ing. Tazzini, direttore delle Cave di Candoglia.
1899
Costruzione della fontana per volontà del fabbriciere del Santuario Giuseppe Antonio Ronchi.
1920
Seconda Incoronazione dell’immagine della Madonna posta sull’altare in occasione dell’anniversario dei cinquant’anni dalla prima.
1931
Ampliamento del coro su progetto della Scuola Beato Angelico di Milano. Ampliamento del piazzale.
1938
Posa del pavimento della navata centrale a cura della Ditta F.lli Moschini di Ornavasso.
1952
Realizzazione della cupola sopra l’altare.
1953-1956
Decorazione del Santuario da parte del Maestro Ernesto Bergagna. Negli affreschi si riproposero i principali episodi della vita di Maria, le Litanie lauretane e, nel coro, l’episodio del Miracolo che ebbe come protagonista Maria della Torre nel 1528.
Il logo del Santuario
Un CUORE PULSANTE DI FEDELTÀ e riferimenti antichiLe planimetrie del Santuario sono le fondamenta e il cuore del marchio di Ornavasso. Infatti, dopo vari studi è apparso che la pianta dell’edificio sacro del Boden, se duplicata, sovrapposta ed inclinata ad una precisa gradazione forma un disegno geometrico la cui risultante è un CUORE. Simboli e rune antiche invece sono a rappresentanza dell’identità storico-culturale del paese. Si sono quindi scelti due segni grafici che rappresentassero i due importanti momenti storici:
la “O” runica dell’alfabeto di Lugano o Lepontico (“O” iniziale di Ornavasso) posta al centro del cuore e connessa al simbolo Walser della Croce dell’Unità (che sembra un 4) usato anche da altre comunità sparse nel territorio piemontese.
I colori del pittogramma sono quelli da sempre utilizzati negli stemmi e nell’araldica Walser: il bianco e il rosso.