Skip to content Skip to footer

Le origini del Santuario

una storia di devozione, arte e sport
Il Santuario dedicato alla Beata Vergine del Boden – toponimo Walser perché nel 1200 Ornavasso divenne colonia di Naters, località del Vallese – sorge a circa 500 metri sulle alture del borgo di OrnavassoLa sua origine è legata ad un evento miracoloso che il 7 settembre 1528 vide protagonista la pastorella Maria Della Torre. La giovane, mentre pascolava il gregge, si addormentò e si risvegliò a notte inoltrata. Impaurita e sconfortata per la perdita delle greggi, invocò la Madonna.

Improvvisamente si sentì mancare la terra sotto i piedi e precipitò da un’alta rupe. In quel momento una luce vivissima la sostenne consentendole di giungere in fondo al precipizio illesa e di ritrovare anche il bestiame accanto ad una antica cappelletta.

Questo episodio, inquadrabile nel contesto di un clima di rinnovamento religioso e devozionale alimentato dalla Controriforma cattolica – o meglio sarebbe dire dalla Riforma cattolica – fu all’origine della costruzione di una piccola chiesa dedicata alla natività di Maria.

L’evento miracoloso è stato raffigurato nell’abside della chiesa, secondo i canoni divisionisti, da Ernesto Bergagna della Scuola Beato Angelico di Milano. L’affresco realizzato nel corso di tre anni a partire dal 1953 rappresenta, in una sorta di grapich novel, l’avvenimento. 

Bergagna è anche l’autore degli altri affreschi che decorano le navate della chiesa che, in uno stile sobrio e incisivo, propongono i principali episodi della vita di Maria e i simboli delle Litanie mariane.

Grazie alla devozione per la Madonna, è nata e si è arricchita nel corso dei secoli la raccolta degli ex-voto – 1300 opere – del Santuario un tempo collocati alle pareti della chiesa.

La collezione costituisce un documento di estremo interesse non solo per la ricostruzione del sentimento religioso del popolo cristiano ma anche degli stili di vita nel tempo. La posizione su cui il Santuario è stato costruito, rende questo luogo particolarmente amato dai ciclisti.
Dal 2009 la B.V. del Boden è stata indicata come patrona di chi pratica questo sport e dal 2011 il Santuario ha stretto un gemellaggio con quello del Ghisallo.

Le tappe della storia della chiesa

DAL MIRACOLO DEL 1528 ALLA FONDAZIONE E DECORAZIONE DELLA CHIESA

1528

Miracolo dell’apparizione davanti ad un’edicola con l’immagine della Madonna e del Bambino.

1530

Costruzione della prima chiesetta 14mx8m in cui venne concesso di celebrare la S. Messa.

1672

Realizzazione della Via Crucis.

1721

Ampliamento della Chiesa a croce latina. Realizzazione del coro e delle cappelle di San Giulio e San Bartolomeo (poi dedicata a San Fermo).

1763

Ampliamento della porta maggiore con colonne in marmo.

1767

Realizzazione dell’organo da parte di Giacinto Cornetta di Gozzano.

1825 - 1828

Nuovo ampliamento della chiesa con la realizzazione delle due navate a fianco di quella centrale.

1837

Realizzazione dell’altare da parte della Ditta Lavarini su progetto del Conte Nava, Amministratore della Fabbrica del Duomo di Milano.

1868

Prima Incoronazione dell’immagine della Madonna posta sull’altare.

1892

Realizzazione della strada carrozzabile su disegno dell’Ing. Tazzini, direttore delle Cave di Candoglia.

1899

Costruzione della fontana per volontà del fabbriciere del Santuario Giuseppe Antonio Ronchi.

1920

Seconda Incoronazione dell’immagine della Madonna posta sull’altare in occasione dell’anniversario dei cinquant’anni dalla prima.

1931

Ampliamento del coro su progetto della Scuola Beato Angelico di Milano. Ampliamento del piazzale.

1938

Posa del pavimento della navata centrale a cura della Ditta F.lli Moschini di Ornavasso.

1952

Realizzazione della cupola sopra l’altare.

1953-1956

Decorazione del Santuario da parte del Maestro Ernesto Bergagna. Negli affreschi si riproposero i principali episodi della vita di Maria, le Litanie lauretane e, nel coro, l’episodio del Miracolo che ebbe come protagonista Maria della Torre nel 1528.

Il logo del Santuario

Un CUORE PULSANTE DI FEDELTÀ e riferimenti antichi

Le planimetrie del Santuario sono le fondamenta e il cuore del marchio di Ornavasso. Infatti, dopo vari studi è apparso che la pianta dell’edificio sacro del Boden, se duplicata, sovrapposta ed inclinata ad una precisa gradazione forma un disegno geometrico la cui risultante è un CUORE. Simboli e rune antiche invece sono a rappresentanza dell’identità storico-culturale del paese. Si sono quindi scelti due segni grafici che rappresentassero i due importanti momenti storici:

la “O” runica dell’alfabeto di Lugano o Lepontico (“O” iniziale di Ornavasso) posta al centro del cuore e connessa al simbolo Walser della Croce dell’Unità (che sembra un 4) usato anche da altre comunità sparse nel territorio piemontese.

I colori del pittogramma sono quelli da sempre utilizzati negli stemmi e nell’araldica Walser: il bianco e il rosso.

“Croce dell’Unità” Fonte: I Walser a sud delle Alpi, Edito da la Provincia del VCO. “Lettera O dell’alfabeto di Lugano / Lepotico” Fonte: I Sepolcreti di Ornavasso a cura di Paola Piana Agostinetti, Gruppo Alpini di Ornavasso.

Clicca sui box e scopri la storia e i tesori del Santuario

affreschi, ex voto e presepi

Vuoi richiedere informazioni, prenotare una visita o celebrare un evento?